Tangenziale Est Esterna Milano

Anno
2009-2013
Titolo
Interventi d’inserimento paesistico - ambientale, ripristino e compensazione – Progetto definitivo
Luogo
Est Milano, Province di Milano e Lodi
Committente
Consorzio Tangenziale Engineering – Proginvest s.r.l.

La Tangenziale Est Esterna di Milano si inserisce in un ampio quadro di potenziamento della grande viabilità di Milano e della Lombardia, a nord l’autostrada Pedemontana e il completamento della Tangenziale Nord (Rho – Monza) e a est il collegamento diretto Milano – Brescia (Brebemi). Il tracciato autostradale ha uno sviluppo di 32 Km, da Melegnano autostrada A1 ad Agrate Brianza A4 . Sono in corso di realizzazione sei svincoli/caselli e tre intersezioni con  A1, A4 e  Brebemi.  Sono realizzate contestualmente all’asse autostradale 38  Km di strade “connesse” per il potenziamento della rete stradale provinciale.  Il tracciato della TEEM  nella parte a nord da Agrate a Pozzuolo M. è sviluppato prevalentemente al di sotto del piano campagna, mentre, nella parte a sud da Melzo a Melegnano, corre in superficie, scavalcando i principali corsi d’acqua (canale Muzza e fiume Lambro).

Si sono progettate opere di mitigazione e compensazione ambientale con lo scopo di offrire opportunità dirette per l’attivazione e la realizzazione di interventi di riqualificazione e di riequilibrio territoriale, sia a livello urbanistico sia a livello ambientale. Per le aree protette, vista la disomogeneità dei piani attuativi, si sono proposte strategie di compensazione attive, dirette al territorio stesso, per il riassetto del quadro paesistico e la promozione di azioni di potenziamento del sistema fruitivo intercomunale. L’aspetto innovativo è stato lo studio esteso alla scala del “piano d’area”. Esso ha permesso la lettura dell’efficacia delle azioni mitigative e compensative in un quadro di ampia valorizzazione delle risorse esistenti e di un futuro ulteriore sviluppo occupazionale.

Per migliorare l’efficacia delle misure di protezione dei parchi e delle aree protette, riducendo i rischi del loro isolamento e potenziandone la capacità d’irraggiamento sul contesto territoriale si è cercata una matrice di riferimento capace di connettere capillarmente i contesti di qualità ambientale. Il tracciato della TEEM disposto in direzione prevalente nord – sud , interferisce con la gran parte delle linee di permeabilità vegetazionale ed ecologica disposte in direzione est-ovest (Lambro Martesana Muzzetta – Adda). Nell’azione mitigativa si è privilegiato  il potenziamento vegetazionale di consolidamento ecologico e il suo collegamento al reticolo idrografico superficiale. Sono favoriti gli interventi di piantumazione intensiva  in prossimità degli attraversamenti dei corsi d’acqua principali e nelle aree intercluse, su reliquati nei tratti di territorio di maggiore sensibilità ambientale, oltre. Gli interventi mirano a costruire nuove aree di naturalità a supporto della rete ecologica regionale, in un contesto principalmente caratterizzato da agrocenosi intensive di pianura.

Nelle mitigazioni dirette, lungo i bordi autostradali la complessità degli ambiti e delle azioni di mitigazione da promuovere hanno richiesto una progettazione puntuale delle opere a verde. Si è assunto come dato progettuale la necessità di variare rapidamente la configurazione delle mitigazioni, contestualmente alla variazione delle esigenze mitigative dell’ambito di appartenenza, evitando un criterio omnicomprensivo di tipologie di mitigazione sempre costanti per lunghi tratti di intervento. Gli elementi di connettività vegetazionale (fasce polivalenti – boschi – macchie arboreo arbustive) sono stati localizzati in modo sempre mutevole, sia nella composizione e dimensione (configurazione vegetazionale), sia a livello consociativo (in rapporto alle diverse consociazioni fitosociologiche di riferimento).  Nella progettazione dello smaltimento delle acque di piattaforma sono state previste lanche di laminazione e fitodepurazione, con funzione di riattivazione delle cenosi naturali, oltre che al controllo e conservazione della qualità delle acque dei ricettori. Principalmente nei lotti 2 e 3, dove il tracciato è prevalentemente in rilevato, le lanche assolvono anche le funzioni di mitigazione visiva e di fasce tampone, senza interessare ulteriori superfici di esproprio per le mitigazioni.

Attraverso l’analisi delle opportunità create dal nuovo passaggio generato dall’infrastruttura e per necessità di compensare gli output generati dalla nuova infrastruttura e non completamente mitigabili, si sono privilegiati interventi diretti al territorio stesso volti al riassetto urbanistico/ambientale, in un quadro di ampia ricucitura del territorio.  Le opere di compensazione non sono rivolte puramente al risarcimento ambientale, ma riguardano più temi: le nuove centralità a parco, nuove connessioni o riconnessione di diverse reti di mobilità lenta oltre che al risarcimento forestale. Le opere di compensazione “ecologiche” previste dal S.I.A. ( areali di forestazione con funzioni di rinaturalizzazione) sono diventate compensazioni paesaggistiche/ambientali, attuate medianti 10 progetti “ speciali”: MOLGORA /VILLORESI, MARTESANA, SAN BIAGIO DI ROSSATE , CAVO MAROCCO / COLOGNO, LAMBRO / MELEGNANO, LAMBRO / ROCCA BRIVIO, ADDETTA BALBIANO, BOSCHI DI POZZUOLO MARTESANA – MILLE QUERCE.

La TEEM e relative opere connesse occuperà una superficie di 730 ettari di cui il 36,25 % sarà asservita alle infrastrutture,  il 54,31 % sarà occupata stabilmente dalle opere a verde per le mitigazioni e compensazioni ambientali/ sociali mentre il 9,44% sarà coinvolto dalle cave di prestito poi naturalizzate. Le principali composizioni forestali adottate sono: Prato stabile 56% , Formazioni arboreo arbustive a bosco 23%, Fomazioni arbustive 11%, Filari campestri 5%, Prati igrofili 3%, Vegetazione d’imbocca dei passaggi fauna in scatolari idraulici 1%. I progetti speciali di compensazione ambientale e sociale sono disposte su una superficie complessiva di 53 ettari e le nuove reti di mobilità si sviluppano per 30 km.